come fare il vino

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  1. mysa
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    "Padre Bacco che sei nei boccali,

    sian santificate le tue vendemmie,

    venga il tuo tempo di fermentazione,

    facci ben bere del buon vino quotidiano,

    offri a noi grandi bevute come noi le rioffriremo ad altri,

    inducici con le tue tentazioni aromatiche,

    e liberaci dall'acqua."



    IL VINO NELLE TAVERNE DEL MEDIOEVO

    Le taverne: cosa si beve nel Medioevo? E come nascono le moderne taverne della Corsa all’Anello? La questione è duplice: negli Statuti medievali si disciplina con estrema attenzione la somministrazione del vino, insieme alle pene per chi ne adultera la composizione.

    All’interno della taverna, presso il banco della mescita, deve essere ben visibile una sorta di “boccale tipo” legato ad una catena e sigillato: solo quella dovrà essere la misura dei bicchieri in vendita, e chi contravvenisse a ciò dovrà pagare molti soldi cortonesi.

    Simile attenzione è posta poi anche alla composizione della bevanda stessa: si proibisce l’aggiunta di spezie e zuccheri che possano alterarne il sapore o la gradazione alcolica.
    Interessante è inoltre il capitolo che regola la vendita del vino novello: chiunque ne voglia vendere in città, nel periodo indicato (Novembre – Dicembre) dovrà porre all’esterno della propria Locanda un rametto d’ulivo o d’altra pianta, e ciò starà ad indicare la vendita del nuovo vino.

    Curioso è il legame onomastico tra questo uso medievale ed il nome attribuito popolarmente al classico bicchiere di vino (ancora oggi), ovvero la “foglietta” proprio nella inconsapevole memoria di tale usanza.

    COME SI FA IL VINO

    Il processo di produzione del Vino viene detto vinificazione ed é un processo biochimico, ovvero uno di quei processi chimico-fisici che riguardano gli organismi viventi.
    Vediamo prima di tutto come é composto un grappolo d’uva e come é composto un acino, così da poter poi comprendere i termini usati in seguito.

    Un grappolo d’uva é composto da:

    - parte legnosa (raspo)
    - acini (detti comunemente chicchi)

    L’acino é composto da:

    * vinaccia (buccia)
    * polpa
    * vinaccioli (semi)

    Cominciamo col dire che l’uva contiene nella vinaccia alcuni lieviti che contribuiscono a trasformare lo zucchero della polpa in alcool (fermentazione alcoolica).

    La vinificazione può essere di vari tipi:

    * in bianco (da uve bianche o rosse)
    * in rosso (con macerazione)
    * con macerazione carbonica
    * a caldo (termo-vinificazione)
    * continua
    * in riduzione

    Vedremo in seguito di cosa si tratta nel dettaglio.

    Se la macerazione é breve otterremo vini rosati, se dura dai tre ai cinque giorni avremo i cosidetti Vini Nuovi* (da bere subito), se invece la facciamo durare sino a ventun giorni (partendo dai sei giorni in su) otterremo del vino destinato all’invecchiamento.

    Vinificazione in bianco

    Si ottiene senza effettuare la macerazione.

    L’uva viene deraspata, pigiata e quindi le vinacce vengono separate dalla polpa.

    Da ciò si deduce che il vino bianco si può ottenere sia dall’uva bianca che da quella rossa.

    Il mosto viene filtrato e centrifugato per renderlo limpido.

    Una cosa a cui bisogna fare moltissima attenzione é che non deve esserci eccessivo contatto con l’aria perché altrimenti il liquido si ossida rovinando irrimediabilmente la qualità del vino.

    Un’altra regola da seguire é quella di mantenere la temperatura tra i 18 ed i 22°C.

    I vini bianchi, a parte rare eccezioni, vanno bevuti entro tre anni al massimo dalla data della vendemmia.

    Vinificazione in rosso

    Si ottiene con la macerazione, ovvero lasciando fermentare le vinacce a contatto con la polpa.

    La temperatura deve essere tra i 26 ed i 30°C. Il colore ed i tannini delle vinacce passano quindi nel mosto e resteranno presenti anche dopo la svinatura (la separazione della parte liquida da quella solida).

    Fermentazione e macerazione durano dai 6 ai 10 giorni anche se i vini pregiati vengono macerati sino a 40 giorni per poter estrarre il massimo dei componenti delle vinacce.

    Si procede quindi alla svinatura e la parte solida viene ulteriormente spremuta.

    Quindi il liquido ottenuto viene introdotto in vari contenitori (botti, barruques, recipienti in acciaio ecc) per procedere al cosidetto affinamento.

    Macerazione carbonica

    Viene usata per il noto Beaujolais nouveau francese e per il Vino Novello italiano.

    Si mettono i grappoli interi (non diraspati), per un periodo di tempo che varia da uno a tre giorni, in contenitori stagni con anidride carbonica.

    Mano a mano che l’uva degli strati superiori preme su quella degli strati inferiori dal contenitore esce il liquido.

    Quindi, terminata la fermentazione, si spreme l’uva e si attende che lo zucchero venga trasformato in alcool.

    *Bisogna non confondere il Vino Novello con il Vino Nuovo in quanto la procedura di vinificazione, come si é visto, é diversa.

    Termo-vinificazione

    Si effettua scaldando il mosto a 90°C, quindi lo stesso viene aggiunto alle vinacce facendo scendere la temperatura a circa 60°C, oppure si scaldano sia il mosto che le vinacce insieme per 2/4 ore e si ottiene così il massimo delle sostanze pigmentate.

    Vinificazione in riduzione

    Innanzitutto si pratica solo per i vini bianchi per esaltarne gli aromi.

    Consiste nel ridurre al massimo il contatto con l’aria in tutte le fasi della lavorazione utilizzando gas inerti ed antiossidanti.
     
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0 replies since 13/10/2010, 17:57   22 views
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